FERRARESI (M5S): SULLA CISPADANA SIAMO CON PALAZZI E CON IL CONSIGLIO COMUNALE DI FINALE EMILIA CHE HA ESPRESSO IL SUO “NO” ALL’AUTOSTRADA
Sul “no” all’autostrada Cispadana siamo con il Sindaco di Finale Emilia Sandro Palazzi e con quanto espresso dal consiglio comunale di Finale Emilia, siamo invece per sostenere una superstrada a scorrimento veloce, che è quella che stiamo attendendo da circa 50 anni e che non abbiamo mai avuto sul territorio modenese per colpa del Partito Democratico.
Fanno ridere le dichiarazioni del PD, come se 50 anni di ritardi sarebbero imputabili all’attuale sindaco Palazzi, reo di aver preso la posizione che doveva essere portata avanti da anni dal PD, ovvero quella di concludere l’arteria che collegava il ferrarese al modenese e che invece ha fallito, infatti solo il tratto di superstrada fino a Sant’Agostino è stato completato. Come ha ricordato in un recente confronto Patuzzi (Presidente ARC), se tornasse indietro non andrebbe nella direzione di un progetto autostradale, ma di una superstrada.
Un’altra balla del PD è che la superstrada non avrebbe collegamenti con l’Europa ed il mare, o che i soggetti disposti a finanziare una simile opera non ci sarebbero. Al momento nessun finanziatore si è fatto avanti per contribuire a all’autostrada, che rimarrà un tabù e rischierà di essere interamente pagata dalle tasche dei cittadini. Ma mentre la superstrada verrebbe a costare nella peggiore delle ipotesi 180/200 milioni, l’autostrada costerebbe quasi 2 miliardi complessivi, per non parlare dell’enorme impatto ambientale che avrebbe su un territorio già martoriato dall’inquinamento dell’aria e dalla cementificazione, con conseguente danno per l’agricoltura.
Confindustria e Unindustria devono capire che anche economicamente l’opera non si regge in piedi e servirà in gran parte come transito di altri, e quindi di fatto non aiuterà cosi come si vuol far pensare gli imprenditori della zona, a cui basta una superstrada a scorrimento veloce che possa collegarli meglio, ed è questa la direzione in cui si vuole andare.
Vittorio Ferraresi Deputato M5S
FERRARESI (M5S): “PROPOSTA M5S SU EQUO INDENNIZZO PER POLIZIA PROVINCIALE APPENA BOCCIATA DAL PD NEL DECRETO SICUREZZA”
L’Associazione Italiana Agenti ed Ufficiali di Polizia Provinciale si è posta giustamente contro le discriminazioni nel ddl “Sicurezza urbana” tra agenti di polizia locale, dopo i recentissimi fatti di sangue avvenuti nel Ferrarese, a Portomaggiore, con l’uccisione della guardia volontaria Valerio Verri e il gravissimo ferimento con tre colpi di arma da fuoco dell’agente della polizia provinciale di Ferrara, Marco Ravaglia.
Oltre a far pervenire alle famiglie e al Corpo di Polizia Provinciale la nostra vicinanza, non posso, da parlamentare che ha partecipato attivamente alla discussione del “Decreto Sicurezza” alla Camera dei Deputati, non denunciare che la proposta M5S di equiparare con l’equo indennizzo le polizie, ed in particolare la Polizia Provinciale, è stata appena bocciata dal PD, che ha permesso unicamente questo risarcimento alle vittime e alle famiglie della polizia municipale, rigettando al mittente la nostra proposta di applicarlo anche alla Polizia Provinciale. Sono proprio questi gli effetti nefasti di scelte sbagliate che non vorresti mai vedere, fino a che non succedono queste terribili tragedie, a cittadini che con spirito di servizio rischiano la loro pelle per la nostra, e a cui lo Stato garantisce poco o nulla.
Spero vivamente che questo esempio di grosse responsabilità che questi coraggiosi cittadini si prendono possa servire per far cambiare idea alla maggioranza e al Governo, e che quindi l’equo indennizzo possa essere applicato senza più discriminazioni a chi difende il territorio e la nostra sicurezza.
Vittorio Ferraresi
Deputato M5S
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